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Psicologia perinatale

Il supporto psicologico perinatale è offerto alle madri e ai padri in difficoltà o che hanno il desiderio di confrontarsi con lo psicologo psicoterapeuta in un momento di cambiamento radicale.

Perinatale significa intorno alla nascita, ovvero intorno ad un cruciale passaggio di ciclo di vita, che può presentare molteplici criticità, fin dai primi momenti in cui si desidera dare concretezza alla progettualità familiare fino a quel momento solo fantasticata, caricata di significati legati a maternità e paternità.

Infertilità

Il desiderio di una gravidanza e di un figlio coinvolge i partner in modo diverso, con intensità diverse e diverse sono le risonanze che una diagnosi di infertilità può provocare nella coppia. Il supporto psicologico può dunque essere utile qualora si intraprendano percorsi di PMA – procreazione medicalmente assistita o nell’elaborazione del lutto legato all’impossibilità di avere figli.

Gravidanza

La gravidanza in sé può essere faticosa, segnata da problemi di salute di madre e figlio che implicano disagi psicologici (spesso stati ansiosi o depressivi) e cambiamenti nella routine quotidiana, o segnata da diagnosi prenatale infausta che porta a considerare un’interruzione volontaria di gravidanza (IVG). Possono esservi difficoltà legate al corpo che cambia o più in generale alla ridefinizione di sé e anche difficoltà di coppia, legate alla sessualità e non solo, in merito alle quali può essere utile il confronto con lo psicologo psicoterapeuta, sia in forma di singola consulenza, che di percorso più strutturato di psicoterapia individuale o di psicoterapia di coppia.

Lutto prenatale e lutto perinatale

La coppia può trovarsi anche a dover affrontare la dolorosissima perdita del bambino e l’accompagnamento competente alla coppia in lutto, a qualsiasi età gestazionale o nel post parto, è di fondamentale importanza. Il supporto psicologico perinatale immediato consente di evitare che la perdita esiti in un “disturbo da lutto persistente complicato” (DSM V).

Puerperio

Se gravidanza e parto si sono sviluppati e conclusi serenamente, le difficoltà successive alla nascita possono riguardare il sentirsi genitori inadeguati alle prese con nuove responsabilità, la fatica dovuta all’accudimento che può rendere esasperati e disperati, la fusione madre-figlio da cui il padre può sentirsi escluso, ma anche difficoltà nel riconoscere come proprio figlio un figlio concepito con fecondazione eterologa (donazione del seme o ovodonazione), o ancora il presentare a una società spesso ottusa la propria famiglia omogenitoriale. Analizzare le suddette situazioni insieme ad uno psicologo psicoterapeuta è utile, ad esempio, per: confrontarsi con l’impatto emotivo fortemente perturbante della nascita senza lasciarsi travolgere, gestire gli eventuali sintomi che i padri e le madri possono sviluppare, ridefinire in toto l’assetto familiare, con particolare attenzione alle relazioni con le famiglie di origine (nonni, zii..).

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